Come possono i borghi italiani divenire centrali nella creazione di innovazione sostenibile

Come possono i borghi italiani divenire centrali nella creazione di innovazione sostenibile

Sviluppo delle infrastrutture, investimento di nuovi fondi, creazione di capitale sociale e comunità sono stati i principali temi affrontati nella prima edizione di Benvenuti a Borgo, il 1° Convegno Nazionale organizzato da ECOmmunity dedicato ai borghi di confine, che ha avuto inizio con un video sulle bellezze territoriali della Tuscia a cura di Sigfrido Junior Hobel.

La scelta di dare il via a questo nuovo smart meeting itinerante da Bomarzo, un piccolo borgo tra l’Umbria e il Lazio, non è stata casuale, ma deriva dall’idea progettuale di mettere in luce realtà di confine attraverso l’interazione tra stakeholder istituzionali, realtà educative e professionalità del settore privato.

“Lanciando questo nuovo format abbiamo messo in evidenza l’importanza della reciprocità e della contaminazione positiva che nasce dagli scambi tra territori, persone, culture e tradizioni. La nostra mission è quella di creare una commistione tra stakeholder, per mettere in risalto il ruolo centrale che hanno i borghi nella promozione e nello sviluppo di una innovazione sostenibile” – ha sottolineato Simonetta Badini, Founder di ECOmmunity e ideatrice del format, che ha condotto la manifestazione insieme al giornalista Marco Gisotti.

Durante l’evento, sono stati affrontati temi cruciali come lo spopolamento, lo sviluppo delle infrastrutture e l’utilizzo strategico di fondi per la creazione di nuovi servizi, collegamenti logistici e soprattutto per lo sviluppo di un ritrovato capitale sociale. È emerso chiaramente come i borghi siano centrali per l’elaborazione di un nuovo patto con i cittadini, al fine di creare comunità politiche in grado di promuovere tradizioni e culture del territorio, partendo dal confronto e dal dialogo civile.

La tecnologia è stata identificata come uno strumento fondamentale per misurare l’innovazione sostenibile e raccontare i borghi al di fuori dei confini, superando le barriere fisiche e digitali che spesso si creano e che hanno come diretta conseguenza l’abbandono di questi luoghi.

Al convegno hanno portato i loro saluti istituzionali Antonio Cananà, Prefetto di Viterbo; Michela Bordoni, Assessore al turismo del Comune di Terni; Alessandro Romoli, Presidente della Provincia di Viterbo; Marco Perniconi, Sindaco del Comune di Bomarzo. Sono intervenuti l’architetto Margherita Eichberg, la prof.ssa Luisa Carbone, la prof.ssa Emanuela Costantini, il prof. Paolo De Nardis, il dott. Fiorello Primi, Presidente dell’Associazione “I borghi più belli d’Italia”; Ivan Stomeo, Presidente della Fondazione FUTURAE. Tra le autorità presenti, anche il Questore di Viterbo Fausto Vinci.

La prima edizione si è conclusa con i riconoscimenti alle best practice territoriali: borgo di Cesi -Terni Porta dell’Umbria, borgo d Lugnano in Teverina, borgo di Celleno, borgo di Bomarzo, borgo di Civita di Bagnoregio. Si è ringraziato inoltre il Dott. Felice Orlandini, Ispettore per i beni culturali della provincia di Viterbo appartenente alla Polizia di Stato, per il suo apporto collaborativo e per la valorizzazione territoriale. Ai premiati è stata consegnata una targa e un acquerello, raffigurante il borgo di Bomarzo, realizzato dal Maestro Riccardo Sanna per Benvenuti a Borgo.   

Al termine dell’evento è stata offerta una degustazione a cura dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione Casagrande di Terni, eccellenza premiata tra le best practice, con i vini dell’azienda Sergio Mottura.

Per ulteriori informazioni sull’evento e sulle future iniziative di ECOmmunity, visitare il sito www.eco-mmunity.com 

Fonte: comunicato stampa

Redazione Green

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